Tirrenia

di STEFANO DE GRANDIS

testo di Stefano De Grandis

Cosa caratterizza il tratto di costa che corre lungo la statale 224 da Pisa a Livorno e la politica del laissez faire?

Tirrenia restituisce un sentore di isolamento in tutta la sua naturalezza e quiete, questo fino all’arrivo  della nuova stagione di “BALNEARI”.
La costa è parte intrinseca dell’identità italiana, lo sapeva bene Luigi Ghirri che di essa ha restituito esteticamente parte della nostra cultura; il litorale ha sempre attratto gli abitanti delle metropoli industriali, con località balneari che mirano all’intrattenimento spicciolo, rimodulano lo stress sotto nuove forme e capitalizzano ogni centimetro di terra e spiaggia.

Degli 8000 chilometri di spiaggia, circa la metà sono da considerare perduti a un razionale e civile uso turistico. La fila ininterrotta di monumentali stabilimenti, cabine, alberghi, chioschi, case e casotti, che spesso per chilometri e chilometri impediscono di raggiungere il mare e lo rendono accessibile solo pagando sempre più esosi pedaggi, è il risultato delle concessioni e delle licenze che il ministero e i suoi organi periferici usano rilasciare indiscriminatamente in zona demaniale, con un sistema che sembra fatto apposta per favorire irregolarità di ogni genere. Col pretesto del turismo, in realtà per speculazione, lottizziamo e privatizziamo, isoliamo e alieniamo qualsiasi luogo. La lotta contro la turpitudine ambientale, la lotta per un ragionevole uso delle spiagge e dei nostri mari come dello spazio fisico e virtuale e di tutti gli aspetti della realtà è lotta contro la deturpazione, è lotta per la giustizia sociale e per la salute psicofisica.

In Tirrenia mostro uno stato d’animo diverso. Percorrendo la statale 224 rappresento le strutture costruite all’entrate dei lidi balneari con i loro nomi standardizzati e la loro l’estetica da spiaggia senza quell’aura vivace da fermento estivo, racconto di una stasi e di ciò che resta del divertimento speculativo rivelando un ambiente malinconico ed esacerbandone i tratti grotteschi.