Lviv, Leopoli – Cittadini prendono d’assalto treni diretti verso la Polonia – ph. @carlo cozzoli
Perché la guerra Russia Ucraina
La Russia ha lanciato un attacco devastante contro l’Ucraina, stato democratico popolato da più di 40 milioni di persone. Per mesi, il presidente Russo Vladimir Putin ha negato che avrebbe invaso il suo vicino: promessa non mantenuta sconvolgendo la pace in Europa.
Perché le truppe russe stanno attaccando l’Ucraina?
Le truppe russe dopo pochi giorni dall’invasione su vasta scala da nord, est e sud si stanno avvicinando alla capitale Kiev. Il motivo dell’attacco può trovare conferma nelle parole di Putin che vede nell’ucraina Moderna una minaccia per tutta la Russia.
Molte delle argomentazioni del presidente Putin sono irrazionali. Ha affermato che il suo obiettivo è proteggere il popolo Ucraino governato da oppressori e Nazisti. Ma non c’è stato nessun genocidio in Ucraina: è una democrazia giovane, guidata da un presidente di origine ebrea.
Cosa vuole realmente la Russia da questa guerra?
E’ chiaro che la Russia sta cercando di rovesciare il governo democraticamente eletto dell’Ucraina e il presidente ucraino Zelensky sa benissimo di essere l’obiettivo numero uno. Non si sa bene quali siano i piani della Russia sull’Ucraina, ma una cosa è certa: deve affrontare la dura resistenza di una popolazione profondamente ostile e che ama il proprio paese.
Nei giorni precedenti l’invasione, ben 200.000 soldati erano vicino ai confini dell’Ucraina, sulle aree orientali di Luhansk e Donetsk riconoscendo come indipendenti le aree separatiste controllate dai delegati russi.
Quanto è pericolosa questa invasione per l’Europa?
Questi sono tempi terrificanti per il popolo ucraino e terrificanti per il resto del continente, visto che una grande potenza invade un vicino europeo per la prima volta dalla seconda guerra mondiale.
In centinaia sono già morti nella “guerra di Putin”, sia civili che soldati. E per i leader europei, questa invasione ha portato alcune delle ore più buie dagli anni ’40 e come se non bastasse il leader russo ha persino messo in allerta le sue forze nucleari.
L’invasione ha effetti a catena per molti altri paesi confinanti sia con la Russia che con l’Ucraina. Polonia, Ungheria, Romania, Moldavia e Slovacchia stanno assistendo a un grande afflusso di rifugiati, mentre l’UE afferma che saranno oltre sette milioni le persone sfollate.
Cosa vuole Putin?
Sostanzialmente che l’Ucraina non aderisca mai alla Nato e che rimanga quel cuscinetto di stati tra Nato e Russia. Vuole che la Nato rimuova le sue forze e le sue infrastrutture militari dagli stati membri che hanno aderito all’alleanza dal 1997 e non dispieghi “armi d’attacco vicino ai confini della Russia”.
Ma questo va oltre la Nato. L’impressione è che voglia conquistare l’Europa secondo la sua nuova visione del mondo.
L’anno scorso, il presidente Putin ha scritto un lungo pezzo descrivendo russi e ucraini come “una nazione”, e ha descritto il crollo dell’Unione Sovietica nel dicembre 1991 come la “disintegrazione della Russia storica”.
Ha affermato che l’Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia comunista e ora è uno stato fantoccio, controllato dall’Occidente. È stata la sua pressione sull’Ucraina affinché non firmasse un trattato di associazione con l’UE nel 2013 che ha scatenato le proteste che hanno estromesso infine il suo presidente filo-russo.
Agli occhi del presidente Putin, l’Occidente aveva promesso nel 1990 che la Nato si sarebbe allargata “non un centimetro a est”, ma lo ha fatto comunque.
C’è una via d’uscita diplomatica?
Ad oggi, 28 febbraio 2022, sembra che ci siano poche possibilità, anche se è prevista una qualche forma di dialogo. La Russia insiste che l’Ucraina deponga le armi e si smilitarizzi, ma ciò difficilmente accadrà.